TERRE E ROCCE DA SCAVO – IN ARRIVO NUOVO REGOLAMENTO CHE DISCIPLINA
QUANDO SONO SOTTOPRODOTTO E QUANDO SONO ESCLUSE DALLA DISCIPLINA RIFIUTI
Un nuovo regolamento per la gestione delle terre e rocce da scavo finalizzato alla razionalizzazione e semplificazione della modalità di utilizzo delle stesse.
Questo quanto dettato dallo Schema del Decreto Legge di attuazione del PRNN, che, all’articolo 50, ne prevede la definizione entro 180 dalla sua conversione in legge .
In particolare è previsto che oggetto del Regolamento sarà la gestione delle terre e delle rocce da scavo qualificate come sottoprodotti provenienti da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni e di grandi dimensioni non assoggettati a valutazione di impatto ambientale (VIA) o ad autorizzazione integrata ambientale (AIA), compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture.
Verranno inoltre definiti:
– i casi in cui il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato sono esclusi dalla disciplina dei rifiuti ai sensi dell’articolo 185, comma 1, lettera c), del Dlgs n. 152/2006;
– la disciplina del deposito temporaneo delle terre e delle rocce da scavo qualificate come rifiuti, l’utilizzo nel sito di produzione delle terre e delle rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti e la gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica.
Il provvedimento completerà, dal lato delle imprese, gli strumenti legislativi già noti e soprattutto comporterà un’agevolazione con conseguente riduzione degli oneri amministrativi ed economici. Nei casi in cui, invece, la valutazione delle interferenze si rendesse necessaria, il nuovo schema andrà ad indicare le regole del procedimento (istanza, istruttoria, termine di conclusione del procedimento).
Tale nuovo regolamento, che dovrà essere predisposto dal MASE di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una volta entrato in vigore abrogherà la disciplina attuale, recata dal DPR 120/2017.
Il Regolamento rientra tra le misure previste nella “Strategia Nazionale dell’Economia Circolare”, nello specifico per il tema “Misure per l’uso del suolo in ottica di economia circolare” che, entro il primo trimestre 2023, prevede il raggiungimento del target relativo alla “Semplificazione delle procedure per la realizzazione di infrastrutture all’interno dei siti oggetto di bonifica allo scopo di limitare il consumo di suolo”.
In calce a questa mail si riportano alcuni degli articoli della normativa che attualmente ancora disciplina la gestione delle rocce e terre da scavo.
ALCUNI STEP DELLA DISCIPLINA DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO ATTUALMENTE IN VIGORE:
Cosa si intende per terre e rocce da scavo? Questo è definito dall’art. 2, comma 1 lett. c) del DPR 120/2017 che disciplina la gestione delle “Terre e Rocce da Scavo” (sotto riportato):

Quando vi è l’esclusione dalla normativa rifiuti ?
L’esclusione è prevista dall’art. 185,comma 1 lett b) del Dlgs 152/06 (di seguito riportato lo stralcio)
185. Esclusioni dall’ambito di applicazione
1. Non rientrano nel campo di applicazione della parte quarta del presente decreto:
a) le emissioni costituite da effluenti gassosi emessi nell’atmosfera;
b) il terreno (in situ), inclusi il suolo contaminato non scavato e gli edifici collegati permanentemente al terreno, fermo restando quanto previsto dagli articoli 239 e seguenti relativamente alla bonifica di siti contaminati;
c) il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato, le ceneri vulcaniche, laddove riutilizzate in sostituzione di materie prime all’interno di cicli produttivi, mediante processi o metodi che non danneggiano l’ambiente né mettono in pericolo la salute umana;
(lettera così modificata dall’art. 35, comma 1, lettera b), della legge n. 108 del 2021)—omissis….
Questa esclusione è rafforzata anche da quella normata dall’art. 24 del è rafforzato dall’art. 24; comma 1, del DPR 120/2017 che disciplina la gestione delle terre e rocce da scavo, sempre che il materiale escavato resti nel sito (sotto riprodotto l’articolo)

Qui sotto anche lo stralcio della spiegazione dell’esclusione dalla normativa delle terre e rocce tratta dalle Linee guida ISPRA

Fonte: azienda associata Amis (http://www.amisrifiuti.org/index.php)