MODIFICA DEL D.LGS. N. 152/2006  RIGUARDO ALLA DISCIPLINA DELLA GESTIONE RIFIUTI

MODIFICA DEL D.LGS. N. 152/2006  RIGUARDO ALLA DISCIPLINA DELLA GESTIONE RIFIUTI – L’ITER DELLA RIFORMA

RITOCCHI SU CLASSIFICAZIONE RIFIUTI, DEFINIZIONI, RIFIUTI ORGANICI, ESCLUSIONI, EOW, RESPONSABILITÀ, TRACCIABILITÀ, REGISTRI, FIR, AUTORIZZAZIONI, IMBALLAGGI, CONSORZI.

ITER DEL PROCEDIMENTO

Siamo all’ennesima revisione del Dlgs 152/06, in sostanza  si tratta della ulteriore riforma del dopo quella prodotta dal Dlgs 116/20, entrato in vigore esattamente due anni fa, contenente una serie di novità e modifiche alla parte IV TUA sulla Gestione dei rifiuti

ITER DEL PROCEDIMENTO

Il 27 settembre scorso il Governo ha notificato a Bruxelles lo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116, di attuazione della direttiva (UE) 2018/851, che modifica la direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti e attuazione della direttiva (UE) 2018/852, che modifica la direttiva 1994/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio.

Da questa data decorreranno i 90 gg del periodo sospensivo, pari generalmente a tre mesi (cd. stand still), nel corso del quale a livello nazionale viene sospeso l’iter del provvedimento in attesa del parere circostanziato da parte della Commissione Europea e/o gli Stati Membri. Decorso tale termine, se la Commissione europea non richiederà maggiori approfondimenti, verrà dato il nulla osta a procedere.

Il 29 settembre lo schema di decreto legislativo è stato altresì trasmesso in Parlamento dove: alla Camera il testo è stato assegnato, in sede consultiva, alla Commissione Ambiente e alla Commissione Politiche dell’UE che dovranno esprimere il parere entro il 5 novembre v. e alla Commissione Bilancio dovrà esprimersi sui profili di carattere finanziario entro il 16 ottobre p.v.;  al Senato è stato assegnato, in sede consultiva, alla Commissione Territorio che dovrà esprimere il parere entro il 5 novembre mentre le Commissioni Bilancio e Politiche dell’UE potranno esprimere osservazioni.

CONTENUTI

Si premette che sul testo non è stata aperta alcuna consultazione pubblica a livello nazionale con gli stakeholder, tuttavia per una disamina più puntuale delle proposte di modifica del Testo Unico ambientale contenute nello schema di provvedimento, alleghiamo la sintesi predisposta dalla Camera dei Deputati nonché, un interessante documento  predisposto da NOMOS che contiene la bozza di decreto legislativo in esame confrontandola, articolo per articolocon il testo attuale per avere immediatezza dell’impatto dell’intervento normativo proposto.

Riservandoci di ritornare sull’argomento dopo una lettura attenta dei documenti allegati, che comunque sottoponiamo subito alla attenzione degli operatori interessati, intanto anticipiamo, a grandissime linee, che questo futuro Dlgs rivedrà ulteriormente la parte IV, con particolare riferimento, tra l’altro, alle discipline EPR, rifiuti organici, definizioni, esclusioni, EoW, responsabilità, tracciabilità, registri, FIR, autorizzazioni, imballaggi, consorzi, classificazione.

Si segnala, ad esempio, fra le diverse modifiche,  la novità  per i rifiuti da piccoli lavori edili “casalinghi”, che vengono classificati come urbani quando prodotti da piccole attività di manutenzione, di costruzione e demolizione “fai da te”, i quali vengono pertanto  esclusi dall’ambito dei rifiuti speciali e potranno continuare ad essere conferiti presso i centri di raccolta comunali, in linea con il DM 8 aprile 2008.

Il testo prevede, tra l’altro, incentivi all’autocompostaggio e al compostaggio di comunità per i rifiuti organici, garantendo alle utenze la riduzione della tariffa dovuta per la gestione dei rifiuti urbani, includendo materiali quali carta e legno.

In allegato la documentazione di consultazione, in attesa di ritornare sulla materia per aggiornamenti e approfondimenti.

Qui di seguito la documentazione di consultazione

Fonte: Associazione affiliata a Leonardo Ambiente AMIS https://www.amisrifiuti.org/